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Campania Programmazione unitaria
Il rimborso dell'Iva per gli interventi pubblici finanziati dal Psr
Affrontati in Comitato di sorveglianza del Psr i nodi da sciogliere per chiudere rapidamente la procedura
Gerardo Castaldo | 03/02/2010

C'è la copertura finanziaria, ma non la procedura per l'erogazione del finanziamento. Così molti comuni rinunciano a presentare interventi da finanziare con le misure del Psr, perchè non sanno come pagarne l'Iva.


Serrato confronto,  anche per scongiurare i rischi di disimpegno, al Comitato di sorveglianza tra la Regione, l'Agea (che deve erogare i finanziamenti dei fondi Feasr), il Ministero dell'agricoltura e la Commissione europea, per trovare una soluzione rapida e definitiva.

I regolamenti comunitari non consentono di riconoscere il rimborso dell'Iva per gli interventi finanziati con le misure del piano di sviluppo rurale. Questo vincolo risulta particolarmente limitante per molti enti locali, per i piccoli comuni in particolare, che versando in difficili condizioni finanziarie rinunciano a presentare proposte perchè non riuscirebbero a finanziarne la quota relativa all'Iva.

La regione Campania, dopo l'approvazione della proposta in conferenza Stato Regioni del 29 luglio 2009,  ha istituito un fondo di 130 milioni di euro per i rimborsi dell'Iva. Questa decisione non ha però risolto il problema perchè l'Agea, può effettuare pagamenti solo relativamente al cofinaziamento e, quindi, non per l'Iva. C'è, dunque, la copertura finanziaria per il rimborso dell'Iva agli enti locali, ma, attualmente, è inutilizzabile perchè non sono ancora sciolti i nodi relativi alla procedura del circuito finanziario dell'erogazione.

Nel Comitato di sorveglianza di ieri c'è stato un confronto tra i diversi soggetti in gioco: Regione, Agea, Ministero dell'agricoltura, Commissione europea, (mancava il Ministero del tesoro) per ricercare una soluzione definitiva e rimuovere l'ostacolo che finora ha impedito ai Comuni di avviare l'iter per realizzare le opere previste dal Psr.

L'assessore all'agricoltura e l'autorità di gestione del Psr, in particolare, hanno evidenziato che anche rispetto all'obiettivo del disimpegno di fine anno, sul cui raggiungimento ci si sentiva tranquilli, senza gli interventi pubblici, il rischio di non raggiungere l'obiettivo potrebbe diventare concreto.

 

  

L'obiettivo del disimpegno di fine anno sembrava raggiunto, ma senza gli interventi pubblici diventa a rischio.